Coworking
Febbraio 18, 2021 0

Forbes: Lavorare in coworking fa bene ai dipendenti. Ma alle aziende?

Articolo tratto da Forbes 12/02/2021 di Pietro Martani.

Ormai si sa: lavorare in spazi di lavoro condivisi fa bene ai dipendenti. Gli studi hanno infatti dimostrato che rispetto agli uffici tradizionali, chi lavora in coworking riporta maggior flessibilità e capacità di fare networking, nonché un più forte senso di comunità. Ma quali sono le conseguenze sulle aziende? Come cambia il legame business-dipendente se non c’è più un ufficio a suggellarlo? Se lo sono chiesti alcuni ricercatori della University of Michigan, curiosi di capire come la cultura del coworking influenzi l’identità professionale dei lavoratori e delle loro aziende. I risultati del loro studio, riportati dall’Harvard Business Review, sono sorprendenti. Lo studio è stato condotto dal 2017 al 2018 in collaborazione con un’importante catena di coworking americana, di cui sono stati intervistati più di mille nuovi membri negli Stati Uniti. Le loro opinioni sono state raccolte ciclicamente, così da osservarne l’evoluzione con il passare del tempo.

IL COWORKING RAFFORZA IL LEGAME LAVORATORE-AZIENDA

Un primo sondaggio chiedeva ai nuovi membri quanto fossero d’accordo con affermazioni come “Ho molto in comune con gli altri nel coworking” e “Ho molto in comune con gli altri nella mia azienda”, per determinare se si identificassero di più con la cultura dell’uno o dell’altra. I ricercatori si aspettavano che il legame con lo spazio di coworking si sarebbe rafforzato nel tempo mentre quello con i datori di lavoro si sarebbe via via indebolito, riducendo così i vantaggi dell’identificazione lavoratore-azienda. Invece i risultati hanno dimostrato il contrario: “Abbiamo osservato che il legame con la propria azienda era significativamente superiore rispetto a quello con lo spazio di lavoro stesso”. Incredibilmente, lavorare in coworking a distanza non intacca il legame lavoratore-azienda, ma lo rafforza.

COWORKING E IDENTITA’ PROFESSIONALE

Ma c’è di più. Dopo questa prima fase, i ricercatori hanno posto ulteriori domande ai partecipanti, chiedendo loro se e come il coworking influenzasse la loro identità professionale. Le loro risposte hanno messo in evidenza tre temi fondamentali:

1. Senso di professionalità

Lavorare in spazi di lavoro vero e proprio – e non da casa o dal tavolino di un bar – dà ai dipendenti un senso di professionalità e li rende più credibili agli occhi degli altri. Alcuni partecipanti hanno parlato del luogo di lavoro come di una “legittimazione” della propria serietà professionale; altri hanno dichiarato di sentirsi orgogliosi e sicuri di sé lavorando in spazi coworking localizzati in aree prestigiose. Più della metà ha definito la location come un benefit significativo.

2. Valore ai dipendenti

Delocalizzare parte dei dipendenti costringendoli al lavoro da remoto può farli sentire lavoratori di seconda classe rispetto ai colleghi in ufficio. Il coworking risolve questo problema: “I lavoratori che hanno un ufficio convenzionato sentono che il proprio datore di lavoro prende seriamente i loro bisogni, indipendentemente da dove siano localizzati. In questo modo sanno che la propria azienda attribuisce loro lo stesso valore dato ai colleghi che non lavorano da remoto”, riporta l’Harvard Business Review. E’ ciò che emerge dalle risposte dei partecipanti: “Mi sento come se la mia azienda mi desse valore. L’atmosfera da’ al mio lavoro un senso di importanza”, ha affermato uno degli intervistati.

3. Immagine aziendale

Infine, l’atmosfera e il design innovativo degli spazi condivisi ha un impatto significativo nella relazione con i clienti. La scelta di adottare una modalità di lavoro nuova come il coworking da’ l’idea di un’azienda cool e aperta al cambiamento, con risvolti positivi in termini di visibilità e crescita del business. “Avere base in coworking aiuta la nostra azienda ad apparire energica e focalizzata sul futuro, e non all’antica e ancorata al passato”, ha dichiarato un partecipante.

UNA SCELTA ECONOMICA, STRATEGICA E CULTURALE

I risultati dello studio ci dicono tanto sul mondo del coworking. La decisione di lavorare in questi spazi viene da ragioni pratiche e vantaggi economici, ma non solo: è una scelta innanzitutto culturale. Sono spazi di lavoro in cui si realizza l’assimilazione di diverse visioni, idee e culture. Spazi professionali, capaci di rafforzare l’orgoglio e la self-confidence dei dipendenti, alimentando la loro consapevolezza di sé come lavoratori. Spazi di condivisione, creatori di socialità ma capaci al contempo di rafforzare il legame dell’individuo con l’azienda di cui fa parte. Scegliere il coworking significa dare valore all’incontro e alla relazione tra ambienti diversi. Ma significa anche creare identità individuali e professionali solide e consapevoli, favorendo la crescita dei singoli lavoratori e delle aziende che li rappresentano.

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