Capolavoro srl
February 27, 2019 0

CAPOLAVORO: la startup italo-messicana di YoRoom

[:it]

Ciao Ana Lucia, ti va di raccontarci un po’ di Capolavoro?

Capolavoro nasce dall’idea di voler incentivare l’importazione di prodotti messicani in Italia, soprattutto in un momento in cui la partnership commerciale messico-statunitense sta vivendo alcune tensioni ed è stato siglato un nuovo accordo commerciale tra Messico e Unione europea.

Siamo due soci: io, Ana Lucia Canales Herrerias, Co-Founder & Chief Executive Officer, e Jason Boon, Co-Founder & Chief Financial Officer. Io messicana e lui italiano, ci siamo conosciuti durante i corsi del Master in Amministrazione alla SDA Bocconi di Milano e abbiamo deciso di intraprendere insieme quest’avventura nel settore trading; siamo una bella squadra, venendo da background ed esperienze molto diverse riusciamo a compensarci con capacità e conoscenze differenti.

L’ambito in cui Capolavoro opera è molto complicato: abbiamo impiegato del tempo per adattare il nostro modello di business alla domanda di mercato. Al contempo, però, è anche un ambito pieno di opportunità e che offre spazio all’innovazione. Ad oggi, ad esempio stiamo lavorando per mettere a punto un nuovo modello d’importazione che consentirà di aprire maggiormente le porte del mercato italiano, e in futuro anche di altri paesi europei, a tutti i fornitori messicani che abbiano voglia di mettersi in gioco.

Con il nostro team in continua crescita e con la nostra ambizione di inserire nel mercato sempre più prodotti innovativi, lavoriamo per aumentare l’efficienza e la trasparenza nel settore e per aiutare più fornitori messicani a diversificare i prodotti disponibili sul mercato in Italia e in Europa.

Perché proprio il Messico?

Il Messico, nonostante sia un paese in gran parte sostenuto dal lavoro della gente che produce beni da esportare, non ha mai intrattenuto rapporti commerciali internazionali, ad eccezione che con i soli Stati Uniti d’America. Tra Messico e Stati Uniti esiste una partnership commerciale longeva, grazie all’accordo commerciale NAFTA, incentivata inoltre dalla forte domanda di prodotti messicani e la vicinanza geografica.

I prodotti messicani sono sempre stati esportati in Asia ed Europa grazie all’intermediazione di aziende di logistica straniere e attraverso rappresentanti commerciali privati o Pro Mexico. Oggi la situazione è cambiata poichè stanno nascendo opzioni di aziende di shipping messicane.

L’interesse sta crescendo molto da entrambe le parti per importare ed esportare prodotti tra l’Europa ed il Messico ed è proprio qui che Capolavoro si rende disponibile come piattaforma di contatto tra fornitori e clienti.

Quali sono i principali prodotti d’importazione/esportazione?

Abbiamo cominciato con il tesoro messicano del momento, l’avocado. La scelta è stata dettata sostanzialmente della domanda di mercato perché per molti italiani è un prodotto nuovo e molto salutare, perciò molto di moda. Il Messico è il principale produttore di avocado al mondo poiché è il paese che lo coltiva meglio durante tutto l’anno e con il migliore rapporto prezzo – qualità.

Capolavoro, però, non non vuole fermarsi qui: in Messico ci sono tanti prodotti alimentari che sono competitivi in termini di prezzo e qualità e che hanno un ruolo significativo nell’attività economica del paese. Il nostro obiettivo è quello di sviluppare un canale stabile per facilitare la diversificazione del commercio internazionale del paese.

Il Messico è un paese molto simile all’Italia perchè ha una vasta gamma di prodotti che riflettono la diversificazione geografica e culturale di tutte le sue regioni. Ecco perchè Capolavoro vorrebbe aprire le porte del mercato a tutti i produttori, sia messicani che italiani, che desiderino esportare la propria cultura all’estero.

Per questo abbiamo trovato il partner giusto: Agrícolga YAR, un’azienda che collabora con noi direttamente dal Messico per assicurare la qualità dei prodotti che vengono esportati e per lavorare insieme a noi nell’incentivare il mercato messicano ad accogliere i prodotti europei.

I dati della Farnesina aggiornati al 2017 mostrano come l’export di prodotti e servizi italiani verso il Messico continui ad aumentare nel corso degli anni, mentre l’import di prodotti messicani in territorio italiano sia in calo. È ancora così? Quali soluzioni proporresti? Cosa può fare Capolavoro nel concreto per ovviare a questo calo?

Come menzionato prima, in Messico tendenzialmente i produttori hanno sempre esportato la maggior parte dei prodotti negli Stati Uniti. Non possiamo essere sicuri che la situazione rimarrà così per sempre: il nuovo accordo commerciale, che entrerà in vigore da quest’anno, tra Messico e UE (che confluiscono con altri cambiamenti all’interno della nuova amministrazione messicana) promette di portare ad un aumento dell’import e noi siamo pronti ad aiutare questa crescita con un’azione di intermediazione.

Perché hai scelto di lavorare all’interno di un co-working?

Penso che, in generale, sia molto importante avere un posto di riferimento dove poter lavorare senza distrazioni: credo che YoRoom sia una struttura che permetta di instaurare rapporti professionali con i colleghi, fare attività di networking, validare le nostre idee e ci consente di confrontarci con altre realtà simili alla nostra.

Essendo straniera, ho apprezzato fin da subito l’atmosfera amichevole di YoRoom. Sono riuscita a creare non solo rapporti di tipo professionale, ma sono nate anche delle profonde amicizie a cui tengo molto.

Una curiosità: personalmente, preferisci la cucina italiana oppure quella messicana?

Penso siano due cose completamente diverse che non si possono paragonare. Però posso dire che, anche se sarò sempre messicana e pertanto lo saranno sempre anche il mio palato ed il mio amore per la cucina messicana, mi trovo benissimo in Italia e adoro la cucina italiana. Una delle cose che più mi affascinano della cultura culinaria italiana è il fatto che ogni regione possa trasmettere la propria peculiarità all’interno di un piatto accompagnato da un calice di vino.

 

Grazie AnaLucia per averci fatto viaggiare un pò in Messico!

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Ciao Ana Lucia, ti va di raccontarci un po’ di Capolavoro?

Capolavoro nasce dall’idea di voler incentivare l’importazione di prodotti messicani in Italia, soprattutto in un momento in cui la partnership commerciale messico-statunitense sta vivendo alcune tensioni ed è stato siglato un nuovo accordo commerciale tra Messico e Unione europea.

Siamo due soci: io, Ana Lucia Canales Herrerias, Co-Founder & Chief Executive Officer, e Jason Boon, Co-Founder & Chief Financial Officer. Io messicana e lui italiano, ci siamo conosciuti durante i corsi del Master in Amministrazione alla SDA Bocconi di Milano e abbiamo deciso di intraprendere insieme quest’avventura nel settore trading; siamo una bella squadra, venendo da background ed esperienze molto diverse riusciamo a compensarci con capacità e conoscenze differenti.

L’ambito in cui Capolavoro opera è molto complicato: abbiamo impiegato del tempo per adattare il nostro modello di business alla domanda di mercato. Al contempo, però, è anche un ambito pieno di opportunità e che offre spazio all’innovazione. Ad oggi, ad esempio stiamo lavorando per mettere a punto un nuovo modello d’importazione che consentirà di aprire maggiormente le porte del mercato italiano, e in futuro anche di altri paesi europei, a tutti i fornitori messicani che abbiano voglia di mettersi in gioco.

Con il nostro team in continua crescita e con la nostra ambizione di inserire nel mercato sempre più prodotti innovativi, lavoriamo per aumentare l’efficienza e la trasparenza nel settore e per aiutare più fornitori messicani a diversificare i prodotti disponibili sul mercato in Italia e in Europa.

Perché proprio il Messico?

Il Messico, nonostante sia un paese in gran parte sostenuto dal lavoro della gente che produce beni da esportare, non ha mai intrattenuto rapporti commerciali internazionali, ad eccezione che con i soli Stati Uniti d’America. Tra Messico e Stati Uniti esiste una partnership commerciale longeva, grazie all’accordo commerciale NAFTA, incentivata inoltre dalla forte domanda di prodotti messicani e la vicinanza geografica.

I prodotti messicani sono sempre stati esportati in Asia ed Europa grazie all’intermediazione di aziende di logistica straniere e attraverso rappresentanti commerciali privati o Pro Mexico. Oggi la situazione è cambiata poichè stanno nascendo opzioni di aziende di shipping messicane.

L’interesse sta crescendo molto da entrambe le parti per importare ed esportare prodotti tra l’Europa ed il Messico ed è proprio qui che Capolavoro si rende disponibile come piattaforma di contatto tra fornitori e clienti.

Quali sono i principali prodotti d’importazione/esportazione?

Abbiamo cominciato con il tesoro messicano del momento, l’avocado. La scelta è stata dettata sostanzialmente della domanda di mercato perché per molti italiani è un prodotto nuovo e molto salutare, perciò molto di moda. Il Messico è il principale produttore di avocado al mondo poiché è il paese che lo coltiva meglio durante tutto l’anno e con il migliore rapporto prezzo – qualità.

Capolavoro, però, non non vuole fermarsi qui: in Messico ci sono tanti prodotti alimentari che sono competitivi in termini di prezzo e qualità e che hanno un ruolo significativo nell’attività economica del paese. Il nostro obiettivo è quello di sviluppare un canale stabile per facilitare la diversificazione del commercio internazionale del paese.

Il Messico è un paese molto simile all’Italia perchè ha una vasta gamma di prodotti che riflettono la diversificazione geografica e culturale di tutte le sue regioni. Ecco perchè Capolavoro vorrebbe aprire le porte del mercato a tutti i produttori, sia messicani che italiani, che desiderino esportare la propria cultura all’estero.

Per questo abbiamo trovato il partner giusto: Agrícolga YAR, un’azienda che collabora con noi direttamente dal Messico per assicurare la qualità dei prodotti che vengono esportati e per lavorare insieme a noi nell’incentivare il mercato messicano ad accogliere i prodotti europei.

I dati della Farnesina aggiornati al 2017 mostrano come l’export di prodotti e servizi italiani verso il Messico continui ad aumentare nel corso degli anni, mentre l’import di prodotti messicani in territorio italiano sia in calo. È ancora così? Quali soluzioni proporresti? Cosa può fare Capolavoro nel concreto per ovviare a questo calo?

Come menzionato prima, in Messico tendenzialmente i produttori hanno sempre esportato la maggior parte dei prodotti negli Stati Uniti. Non possiamo essere sicuri che la situazione rimarrà così per sempre: il nuovo accordo commerciale, che entrerà in vigore da quest’anno, tra Messico e UE (che confluiscono con altri cambiamenti all’interno della nuova amministrazione messicana) promette di portare ad un aumento dell’import e noi siamo pronti ad aiutare questa crescita con un’azione di intermediazione.

Perché hai scelto di lavorare all’interno di un co-working?

Penso che, in generale, sia molto importante avere un posto di riferimento dove poter lavorare senza distrazioni: credo che YoRoom sia una struttura che permetta di instaurare rapporti professionali con i colleghi, fare attività di networking, validare le nostre idee e ci consente di confrontarci con altre realtà simili alla nostra.

Essendo straniera, ho apprezzato fin da subito l’atmosfera amichevole di YoRoom. Sono riuscita a creare non solo rapporti di tipo professionale, ma sono nate anche delle profonde amicizie a cui tengo molto.

Una curiosità: personalmente, preferisci la cucina italiana oppure quella messicana?

Penso siano due cose completamente diverse che non si possono paragonare. Però posso dire che, anche se sarò sempre messicana e pertanto lo saranno sempre anche il mio palato ed il mio amore per la cucina messicana, mi trovo benissimo in Italia e adoro la cucina italiana. Una delle cose che più mi affascinano della cultura culinaria italiana è il fatto che ogni regione possa trasmettere la propria peculiarità all’interno di un piatto accompagnato da un calice di vino.

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